16 gennaio 2018

Le Roi et ses frères

Le Roi et ses frères

…e quando mi ricapita di bere tutti e nove i Grand Cru di una delle zone più antiche e vocate della Borgogna ?

1 Dicembre, Babbo Natale un po' in anticipo ci regala una delle degustazioni di più alto livello a cui ho partecipato e di certo non potevo perdermela

Una delle superfici vitate più estese della Cote d’Or.

Per chi si addentra in Borgogna, provenendo da Digione, Gevrey-Chambertin è il punto di partenza degli Champs-Élysées della Borgogna. All'ingresso della collina scavata di Lavaux, un castello – tanto per cambiare ex proprietà dei monaci benedettini - assomiglia ad una cantina fortificata. Anche i canonici buongustai di Langres sono stati a lungo proprietari di questi vigneti di cui si trovano notizie a partire dall’anno 640 dC, dalle dominazioni dell’impero Romano. Gevrey-Chambertin forma una sorta di custode, di austero osservatore a guardia di una serie di favolosi Grands Crus fra cui spiccano da sempre Chambertin e Clos de Bèze. L’area usufruisce di un clima di tipo continentale con estati calde e autunni secchi, beneficia pure dell’effetto dei venti secchi che soffiano da nord e umidi che invece provengono da sud. Le vigne si sviluppano sui due lati della vallata di Lavaux da cui scendono le correnti fredde notturne che determinano una forte escursione termica molto gradita al Pinot Nero.

26 climats nei premier cru, ben 9 gran cru, un patrimonio vitivinicolo inestimabile.

Per primi qui apposero per decreto il nome del miglior vigneto, Chambertin, a quello del comune Gevrey.

Terreni calcarei marroni, piuttosto bassi dove le viti raccolgono anche il beneficio di marne coperte di ghiaioni e limo rosso lavato giù dall'altopiano dalle piogge. Questa miscela di pietre conferisce eleganza e delicatezza al vino mentre le marne argillose, che contengono ricchi depositi di pesci fossili, aggiungono corpo e compattezza. Le esposizioni variano da est a sud-est. Potenza ed eleganza sono il frutto del terroir.

Le colline della cote de nuits sono divise in 3 zone distinte. A nord terreni marnosi che caratterizzano gli aromi floreali e l’estrema eleganza dei migliori Gran Cru. Il centro con terreni ricchi di ossido di ferro che regala un rosso più pronunciato ai vini, a sud la Cote des grands crus

Difficile trovare un comun denominatore ai vini di questa regione, con sostanziali differenze tra climats e negli stili dei vignerons. Vini solidi, intensi nel colore, ricchi di profumi di frutti di bosco rossi e neri. Potenti da giovani, a volte poco aggraziati ma estremamente longevi.

Importanti ma vellutati, i tannini di Gevrey-Chambertin conferiscono forza e struttura e contribuiscono   grande longevità ai vini. Questo è un vino per chi ama la carne, un vino dinamico e teso in bocca con una naturale affinità per la selvaggina specialmente quando il vino ha raggiunto una fase più evoluta.

Una delle superfici vitate più estese della Cote d’Or.

VINI IN DEGUSTAZIONE

Bouchard Père et Fils - Chapelle-Chambertin Grand Cru 2014

Azienda di proprietà della casa produttrice di Champagne Henriot dal 1995 conta oggi 130 ettari di vite nel cuore della Côte d'Or di cui 12 classificati come grand cru e 74 come premier cru. Un patrimonio unico per diversità e denominazioni. L’annata è classificata come “UN SPLENDIDE PRINTEMPS POUR UN MILLÉSIME DE GARDE”. Cinque ettari e mezzo di argilla e marne calcaree.

Un vino intenso e complesso che si apre con intensi aromi di arancia , sanguinella, per passare poi in bocca a  frutti a bacca nera e spezie,  tanta sensualità come ritroveremo poi nel in Griotte, meno corpo e potenza ma tanta eleganza, un vino “femminile” in uno stile che ricorda un po' Chambolle Musigny.

Maison Louis Jadot - Griotte-Chambertin Grand Cru 2012

210 ettari di vigneti lungo tutta la Borgogna fino a Macon e quello che non possiede lo compra di anno in anno pur di soddisfare la propria clientela, un colosso per questa regione. L’annata ha regalato vini con colori intensi, profondi e un naso preciso e generoso, caratterizzati da un buon corpo. La Griotte è molto aromatica con lievi aromi floreali, di liquirizia e amarene rosse. È molto elegante e mostra una grande quantità di energia. Un vino carnoso che muta dopo un’ora nel bicchiere, non troppo acido, ben bilanciato, brillante, con colori e tannini di grande qualità costruito per poter invecchiare molto bene.

Domaine Amiot-Servelle - Charmes-Chambertin Grand Cru 2011

Agricoltura biologica, “Charme” in borgogna sono vecchie vigne divenute incolte, 19 ettari di denominazione su un terreno dove affiorano rocce calcaree, molti ciottoli, marne e ferro. Terra rossa, terreni poco profondi. Uno dei primi appezzamenti lungo la strada del Grand Crus, lato di Morey, che può anche vantare l'appellativo Mazoyères-Chambertin Grand Cru.

Un calice che vira al granato, un frutto sempre molto nero al naso, quasi candito. Una spiccata mineralità che si spinge fino a note tostate, boisé. Aprendosi ci regale note vegetali intense, balsamiche di erba medica, la bocca forse un po’ più polverosa dei precedenti, leggermente marcata dal legno nuovo che lo ha costruito. Il sorso ci allieta durante la serata con tannini sempre molto golosi e quasi una nota di frutto dolce in mezzo alla bocca, quasi mieloso.

Domaine Taupenot-Merme - Mazoyères-Chambertin Grand Cru 2007

13 ha di vigne, dislocate tra Cote de Nuits e Cote de Beaune, tra venti denominazioni tra i possedimenti di grand crus, 1er crus e village, mediamente di età media superiore ai 35 anni e di oltre i 60 per quanto riguarda grand crus. Piccola parcella questa di meno di un ettaro su terreni poco profondi e ricchi di ghiaia.

Estrema ricchezza sia al naso che in bocca, confettura di ciliegie, fragole di bosco, boisè, tannini dolci e grande mineralità. Ematico con spiccate note di pellami nobili, di tabacco, di cacao fino al bastoncino di liquirizia. Buona tensione gustativa per sapidità e freschezza con un finale lungo e carnoso e ricco di spezie. Un vino elegante di ottimo equilibrio, di vellutata potenza.

Château de Marsannay - Ruchottes-Chambertin Grand Cru 2014

Situato nel mezzo della collina, la parcella è la più meridionale della denominazione. Consiste in un sottile strato di marna rossa su un terreno molto roccioso, poco profondo e poco fertile. Rocce affioranti difficili da lavorare, ben ventilato, maturazioni tardive, elegante, brillante, texture fine e meno potente che altrove.

Colore rosso ciliegia chiaro, brillante, poco profondo, lieve segno di evoluzione sull'unghia, naso elegante, sottile e dominato da aromi di frutti neri, sottobosco, con un tocco speziato. Bocca più corposa ma in buon equilibrio, bella eleganza con una struttura tannica importante e un palato ampio. La bocca tende a terminare lasciando solo un leggero aroma di caramella alla frutta, non troppo persistente anche se la sensazione col tempo nel bicchiere migliorerà. Un vino di grandi estrazioni, più moderno come tipologia, che durerà un poco fatica a distendersi.

Domaine Harmand-Geoffroy - Mazis-Chambertin Grand Cru 2014

Azienda agricola familiare che ha avuto inizio verso la fine del XIX secolo, che ad oggi copre un'area di circa 9 ettari. L'età media delle viti è di 50 anni nella maggior parte dei terreni. I più vecchi 85 anni. Stesso substrato di Bèze che regala potenza e estrema longevità. Ferrei principi biologici di lotta ragionata. Per indicazione dello stesso produttore I loro vini richiedono molta aerazione prima di essere assaggiati.

Pellame, frutti rossi, lampone e ciliegia, fiori secchi, viole, rose, rosa canina, pepe e liquirizia, cuoio e tartufo in un finale quasi ematico. Potente e di grande freschezza, il legno nuovo c’è e si sente ma non è scomposto e donerà sicuramente grandi soddisfazioni fra un po' di anni. Ancora una volta la 2014 si dimostra una buona annata.

Domaine Chantal Remy - Latricières-Chambertin Grand Cru 2010

3 ettari e mezzo vitati di cui circa mezzo ettaro è la parcella da cui viene questo vino. Lotta ragionata con cavalli in vigna esprimono la filosofia di questa piccola azienda familiare. Latricières etimologicamente significa terra non fertile. Vendemmie tardive nella media delle altre zone. Splendida annata la 2010, freschezza ed eleganza, aromi delicati, notevole complessità aromatica in allungo da un corpo esile con una mineralità spiccata. Inizialmente timido e improntato su note floreali, si aprirà col passare del tempo facendo bella mostra dell’ampio ventaglio aromatico di cui dispone.

Domaine Rossignol-Trapet - Chambertin Grand Cru 2014

Lo Chambertin si narra che fosse il vino preferito di Re Luigi XIV (nel 17 ° secolo) e dell'Imperatore Napoleone. Questo vino di eccezionale fama è uno dei migliori terroirs che possiede la Borgogna da sempre e sulla base del quale sono state improntati i recenti Grand Cru per “vicinanza” territoriale.

1,6 ettari di vigna, terreni meno inclinati che altrove, ma microclima più fresco, variegato da argille brune a marne bianche che diminuiscono i muscoli e aumentano eleganza del vino. Un nettare che con l’Invecchiamento donerà grande complessità. Vigne centenarie i cui frutti regalano tannini profondi, un vino leggero e agile probabilmente ancora molto giovane e in attesa di evolvere la trama vellutata di cui dispone. Amarene e erbe balsamiche. La bocca è un abito regale ricco di merletti e pietre preziose, di spezie morbide ed eleganti. Un vino ricco, per me il migliore a dispetto della giovinezza.

Domaine Bruno Clair - Chambertin-Clos de Bèze Grand Cru 2013

Clair possiede prestigiose parcelle situate nel comune di Gevrey Chambertin: un ettaro nel Close de Bèze ed uno nel Clos Saint Jacques.

Annata difficile la 2013 ma perfettamente interpretata dal vigneron.

Il naso apre piccante e tostato, grazia e vigore, forza e delicatezza, simili se si vuole ai vini di  Musigny. Grande complessità e finezza dei tannini ancora vivi e scattanti. Ampio nel suo bouquet che spazia dai fiori secchi al frutto fresco, dalla melagrana, per finire al tabacco Perfettamente corrispondente al palato con ancora una leggera piccantezza. Buona estrazione anche per questo vino, il sorso è strutturato ma allo stesso tempo delicato ed elegante, mai arrogante, ampio e con un finale sapido lunghissimo. Un vero Grand Cru.

Come sempre Giovanni regala sorprese…. un vino misterioso, a lungo decantato fra le righe di tutta la serata. Un 1er Cru ma solo per denominazione, non certo per sostanza. Completamente diverso al naso da tutti i predecessori. Qui la mineralità è esplosiva, vulcanica, pirica. Ci vorrà un’ora nel bicchiere per riuscire ad addomesticarla. Un vino “antico” fatto da uve al 70% non diraspate, compito arduo per il vigneron che deve selezionare con cura maniacale l’attimo della maturità per la vendemmia.
Silvye Esmonin, GEVREY CHAMBERTIN 1ER CRU CLOS SAINT-JACQUES 2012, un sorso importante dove dominano i sentori di arancia amara, pepe e zenzero, di bergamotto. Lungo e gustoso degno finale di serata.

Applausi a scena aperta con buona pace dell’inquilino che abita sopra alla sede visto che oramai sono le una di notte ma nessuno se ne vuole più andare.

"Niente rende il futuro più roseo che contemplarlo attraverso un bicchiere di Chambertin."

(Napoleone Bonaparte)

Aldo Mussio
Aldo Mussio

Wine Lover and Champagne addicted. Da tutta la vita si destreggia e sopravvive tra hardware e software di tutte le specie, che sono poi la sua vita imprenditoriale. Ha trovato rifugio nel mondo del vino in tutte le sue declinazioni ludiche e si distrae in vari ambienti “social”.

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