23 ottobre 2024

Il richiamo della Borgogna: la magia della vendemmia a Chassagne-Montrachet

Il richiamo della Borgogna:  la magia della vendemmia a Chassagne-Montrachet

Settembre in Borgogna è un periodo incantevole. Le giornate iniziano con un'atmosfera fresca e frizzante, mentre la luce dorata del sole scalda lentamente i vigneti. Le colline di Chassagne-Montrachet, immerse in sfumature ambrate, svelano un paesaggio che sembra dipinto. Qui, nel luogo che dà vita ai più raffinati Chardonnay, ogni filare racconta una storia di passione e dedizione. L'aria, appena velata dall'autunno in arrivo, profuma di grappoli maturi, terra umida e foglie secche, mentre il vento leggero accarezza le viti.

Chassagne-Montrachet, nel cuore della Côte de Beaune, è celebre per il suo straordinario terroir, un connubio perfetto di calcare, argilla e pietra. Questo suolo unico, che drena l'acqua in modo naturale, permette alle radici delle viti di penetrare in profondità, nutrendosi di minerali che conferiscono ai vini una longevità straordinaria e un carattere distintivo. Qui lo Chardonnay raggiunge una delle sue massime espressioni, dando vita a vini strutturati e freschi, capaci di evolversi nel tempo, mantenendo una finezza e complessità inimitabili.

Vivere la raccolta in queste terre significa entrare in connessione con la natura e con le persone che la abitano. Alla Domaine Coffinet-Duverney, l'accoglienza di Laura e Philippe ricorda quella di una domenica familiare. Laura, con il suo sorriso aperto e lo sguardo rassicurante, e Philippe, emblema del vignaiolo francese con la camicia a quadri e il berretto ben calato in testa, ci fanno sentire subito a casa. Qui, tra le vigne che la loro famiglia coltiva da generazioni su terreni di origine giurassica, il tempo sembra fermarsi, e ogni vendemmiatore diventa parte integrante di una tradizione antica, ricca di storia e di sapienza.

Ogni mattina comincia all'alba, quando i trattori, avvolti dalla lieve foschia e dalle gocce di rugiada, si muovono tra i filari come in un rito solenne. I primi tagli delle cesoie rompono il silenzio, accompagnati dal fruscio delle foglie e dal profumo inebriante dei grappoli vellutati. Ma presto la quiete cede il passo a risate e canzoni: i lavoratori, giunti da ogni angolo d'Europa, trovano nella musica e nella complicità una marcia che li accompagna per tutto il giorno. E così, il lavoro tra le viti si trasforma in una danza spontanea, un gesto collettivo, dove ogni raspo raccolto sembra più leggero, più condiviso.

La vendemmia però è anche fatica, quella che si sente nelle ginocchia appesantite e nella schiena sofferente dopo ore passate chini tra le piante. Il sole, più intenso nel primo pomeriggio, segna il momento più duro, quando riprendere il lavoro dopo il pranzo diventa una sfida. Ma è proprio questo contatto con la terra, quel ritmo imposto dalla natura, che rende tutto così autentico, così vero. Non siamo noi a controllare il tempo, ma è il suolo che ci insegna l’arte della pazienza.

E dopo lo sforzo, arriva la ricompensa: le sere alla Domaine Coffinet-Duverney sono momenti di pura convivialità. Bastian, il figlio di Laura e Philippe, ci anima con il suo talento da DJ, mentre i barbecue si accendono e i bicchieri si riempiono di vini provenienti non solo dalla loro cantina, ma anche da altre regioni e persino da altri continenti, riflettendo la diversità culturale e la passione che unisce le persone di tutto il mondo per il vino. Quei momenti, tra un brindisi e una risata, ci fanno sentire parte di qualcosa di più grande, una comunità unita dall'amore per il nettare di Bacco e dal rispetto per la terra.

I vini della Domaine Coffinet-Duverney, come il Chassagne-Montrachet Premier Cru "Les Blanchots Dessus", sono veri ambasciatori del terroir. Questo elisir, con la sua mineralità pronunciata e le sue note di agrumi e fiori bianchi, racchiude in sé tutta la potenza e l'eleganza di Chassagne-Montrachet. Ogni sorso narra la storia di questo terreno, fatta di cura, attenzione e devozione per la natura. Il Chassagne-Montrachet 1er Cru “Morgeot–Les Grand Clos“ , invece, esprime la purezza del frutto: mela, pera, accenni burrosi e di nocciola si fondono in un vino rotondo e ben equilibrato, capace di accompagnare i piatti più raffinati con grazia e freschezza.

Il vero culmine della vendemmia è la Paulée, la grande festa che segna la conclusione dell'intera stagione. Quando Philippe dichiara che l'ultimo raspo è stato raccolto, un'esplosione di gioia attraversa tutti i raccoglitori. Le cesoie vengono posate a terra tra grida di esultanza mentre i capelli, abiti e vetture vengono adornati con grappoli d'uva e foglie di vite. È il momento che tutti aspettano: il segno che il duro lavoro è finito… possiamo finalmente celebrare!

Il corteo di trattori, accompagnato da cori goliardici e ilarità, torna alla domaine, dove ci aspetta un banchetto degno degli Dei dell’Olimpo. Le tavolate, imbandite con ogni prelibatezza locale, accolgono i lavoratori esausti ma felici: griglie fumanti, bottiglie magnum di annate pregiate e un'atmosfera di festa che si estende fino a notte fonda. Philippe, come ogni anno, ci guida nei meandri della cantina, stappando le perle più preziose, quelle riservate alle occasioni speciali, raccontando le storie e gli aneddoti della sua famiglia, mentre il vino scorre nei bicchieri come fosse ambrosia e la musica riecheggia nell’aria.

La Paulée non è solo una festa per concludere la vendemmia: è un momento solenne, un rito di passaggio che segna la fine di un ciclo e l’inizio di un altro, sancendo il legame tra uomo, terra e vino. Uno dei momenti più simbolici è quando tutti si riuniscono per un brindisi collettivo, alzando i bicchieri al cielo mentre ciascuno esprime un pensiero di gratitudine verso il suolo e verso il lavoro condiviso, rendendo omaggio alla natura e alla comunità che ha reso possibile la raccolta. La notte vibra di emozioni, tra schiamazzi e partite di pétanque sotto un cielo trapunto di stelle, finché il primo chiarore dell'alba non accende le colline dorate di Montrachet, avvolgendole in una luce nuova e portando con sé la consapevolezza che un altro anno di vendemmia è giunto al termine.

Essere parte della Vendange in Borgogna non è solo un'esperienza: è un viaggio mistico e introspettivo, un'occasione per comprendere davvero cosa significhi produrre vini di qualità. È un’avventura che lascia il segno, con la certezza che, dietro ogni bottiglia, ci sono mani callose, sorrisi e tanta, tanta passione.

Link per conoscere la Domaine Coffinet-Douvernay e per un’esperienza di vendemmia in Francia:

https://www.chassagne-montrachet.com/producteurs/domaine-coffinet-duvernay/

https://www.france.fr/fr/article/6-facons-de-vivre-les-vendanges-dans-les-vignobles-francais/

https://fr.indeed.com/q-vendanges-emplois.html?vjk=1dd7074c1bb16122

Venus Nadia  Khounsarieh
Venus Nadia Khounsarieh

E' un medico “gastro-enologo” (come scherzano gli amici) con una passione per uno stile di vita sano ma godereccio.
​Tra un paziente e l'altro, prenota viaggi per il mondo che ama scoprire attraverso il vino e il cibo: i migliori narratori di un territorio!

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