1 marzo 2016

Le mie impressioni del Benvenuto Brunello 2016

Benvenuto Brunello 2016

La storia
 
A Montalcino si produce vino fin dal medioevo ma il nome Brunello, derivante da una selezione di Sangiovese, inizia a prendere campo dalla metà del 1800. Cinquanta anni fa, nel 1966, il Brunello di Montalcino ottiene il suo riconoscimento legale con il conferimento della DOC che a partire dal 1980 diverrà DOCG per prima in Italia.
 
Oggi il Brunello è sicuramente tra i vini di più acclamati nel mondo e la consueta manifestazione “Benvenuto Brunello” attira visite, attenzioni e interessi di tutti i maggiori esperti in materia del mondo.

Il presente
 
Quest'anno si presenta l'annata 2011 del Brunello di Montalcino, l'annata 2010 della versione Riserva e l'annata 2014 del Rosso altre come sempre a Sant´Antimo e Moscadello.
 
Un pò di clima
 
L'annata 2011 è stata torrida da queste parti, così tanto calda da far anticipare la vendemmia di 15 giorni rispetto ai tempi classici di maturazione e questo anticipare ha permesso di ottenere le 4 stelle a dimostrazione di un ottimo livello di produzione. Le aspettative sono dunque buone ma oramai abbiamo imparato che oltre all'aspettativa esistono poi i risultati che variano nel territorio in funzione dell'esposizione e dei terreni su cui si alleva il Sangiovese Grosso.
 
Cosa ci possiamo aspettare quindi? Sicuramente dei vini succosi, con un buon frutto, intensi ma anche qualche diversità importante per quanto riguarda la maturazione fenolica che potrebbe dare sorprese. L'impatto maggiore potrebbe essere in alcuni casi sulla struttura e sulla parte tannica e in altri sul colore, sull'estrazione. Vedremo...
 
Rischi ed opportunità
 
Sicuramente il problema più grosso per questa annata sarà di altra origine.
Il 2011 risentirà di essere immediatamente successivo a un'annata fantastica come è stata quella del 2010 e questo ne condizionerà in qualche modo le valutazioni. Ma ci sarà sempre un 2011 dopo un 2010 come per fortuna c'è stato un 2010 dopo un 2009.
 
Potremmo quindi trovare vini con una struttura meno importante e di conseguenza meno longevi, ma magari più gustosi e pronti da bere prima. Non sta scritto da nessuna parte che per gustarci un buon vino dobbiamo aspettare 20 anni. Se tra 5 o 10 anni questi vini saranno maturi allora ce li godremo a quel punto.
 
Difficile parlare di Brunello, ne parlano tutti, dai mostri sacri dell'editoria specializzata, alle guide, ai migliori sommelier in circolazione, e quindi esiste un aspetto riverenziale che potrebbe condizionare i giudizi ma cercherò di dimenticare, affidandomi solo ai miei sensi, a rischio di fare anche qualche brutta figura che però quantomeno dovrebbe non essere omologata ai giudizi altrui che è la cosa peggiore che si può fare, non volersi sforzare di comprendere perché tanto qualcuno lo ha già fatto per noi.


 
L'Anteprima
 
Come sempre sarà un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo, ci attendono 127 cantine e non ci tireremo certo indietro ! Abbiamo le spalle grosse e tutta una giornata per divertirci.
Arriviamo presto per l’apertura, alle 10 siamo pronti in fila per entrare e ci tratteniamo fino alle 15. Quest’anno è disponibile uno spazio ampio per gli sponsor e la ristorazione con prodotti alimentari che ci permettono al momento giusto di staccare e rilassare piacevolmente le nostre papille gustative ma vediamo il dettaglio: 32 le aziende degustate per un totale di un ottantina di etichette tra rosso di montalcino brunello annata 2011 e riserva 2010. Ho volutamente escluso sant’antimo e moscadello per cercare di focalizzare meglio l’annata del Brunello
 
Note generali di degustazione : Il Rosso 2014 è un vino che ha risentito pesentamente dell’annata non felice. Se la gioca molto sul frutto e sulla bevibilità. Non passerò certo alla storia.
L’annata 2011 del Brunello si dimostra quello che mi aspettavo, media struttura, buona intensità al naso, grande freschezza. Tannini non troppo importanti e spesso amari o duri probabilmente per non aver raggiunto la maturazione fenolica. Un Brunello che nella maior parte dei casi si può bere presto, senza bisogno di lunghi affinamenti.
La riserva 2010 mi ha lasciato abbastanza perplesso, per la stragrande maggioranza austeri, chiusi, seduti, timidi al naso, un po meglio la bocca maspesso acerbi, da maturare e da risentire tra anni, molti anni salvo qualche piacevole eccezione. Sicuramente il recente imbottigliamento non ha giovato alla degustazione.

Passiamo ai dettagli: 

Lambardi: Brunello 2011, frutti rossi di bosco, succoso, morbido, con grande freschezza e buon equilibrio.
Le Ragnaie: Brunello 2011 succoso morbido buono equilibrio e note fumè, il cru Fornace con una speziatura ricca e intensa, tannini vivi.
Mastrojanni: Brunello 2011 morbido e elegante. Viole, ciliege e spezie più accentuate nel cru Vigna Loreto.
Poggio Antico: Rosso di Montalcino piacevole, con buon carattere, teso e profumato, di buona beva. Brunello Altero 2011 frutta sotto spirito, spezie e vaniglia in buon armonia. Riserva 2010 già in buon equilibrio, frutto intereso, balsamico, spezie dolci, tannini fini. 
Sesti: Sicuramente tra i migliori assaggi di oggi sia per il Brunello di annata con un bel frutto, spezie, timo e alloro, che per la Riserva 2010 dove spiccano viola, ciliegia, cuoio, boisè. In evidenza per la struttura e la persistenza olfattiva.
Tenuta San Giorgio: Il Rosso è fresco e elegante, fruttoso e balsamico. Il Brunello 2011 fresco, profumi di viole, succoso, timo profumato, un vino di buona armonia.
Tenuta Silvio Nardi: Brunello 2011 più morbido di altri, con note vegetali in rilievo.La Riserva 2010 si presenta timida al naso, morbida e piaciona, con la bocca dominata da pepe e liquirizia, note vegetali e balsamiche integrate nel frutto rosso.
Albatreti: E’ la prima volta che sento questa azienda. Un Rosso beverino con un grande frutto, note balsamiche e spalla acida. Il Brunello 2011 mantiene le caratteristiche varietali e si presenta già pronto per una buona bevuta. Una cantina interessante che gioca bene con equilibrio e armonia.
Armilla: Brunello 2011, viola, ciliegia, spezie e tanto balsamico di timo e lavanda. Beva piacevole in buona armonia.
Capanna: Sempre vini interessanti con il Brunello di annata intenso e ricco di frutta, buono il corpo e la freschezza. Una Riserva aperta che si lascia gustare, profumata con un patrimonio ampio di frutta e terziari, intensa e in buona equilibrio.
Fattoi: Rosso interessante con un naso ricco e variegato dal fiore al frutto alle note balsamiche. Il Brunello 2011 gioca al naso con viole e visciole, succoso, fresco, in buon equilibrio e con una piacevole nota affumicata finale. La Riserva 2010 è aperta al naso, profumata, fresca, in bocca giustamente tannica, buona la persistenza e discreta la struttura. Mi è davvero piaciuta.
Fuligni: Brunello 2011, viole, ciliegie mature, bella mineralità, pietra focaia, un leggerò fumè, rosmarino e timo, intrigante, equilibrato e elegante, mi piace!
Il Marroneto: Il Madonna delle grazie è sempre un bel bere, anche giovane, anche subito, con soddisfazione e gusto. Tra i migliori, varietali tipici, profumati, succosi, gustosi, sentiti oggi.
Il Pino: Se volete vedere il colore del Brunello qui lo trovate, perfetto, da foto didattica. ciliegia intensa, balsamicità di lavanda, croccante e tannini vellutati, teso quanto basta e gustoso.

Aldo Mussio
Aldo Mussio

Wine Lover and Champagne addicted. Da tutta la vita si destreggia e sopravvive tra hardware e software di tutte le specie, che sono poi la sua vita imprenditoriale. Ha trovato rifugio nel mondo del vino in tutte le sue declinazioni ludiche e si distrae in vari ambienti “social”.

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