Quel primo Convivio da sommelier

Cercare di trasmettere delle emozioni non è mai cosa facile, eppure quello che vorrei fare qui è proprio questo, cercare di trasmettere quella forte emozione che si prova quando chiamano il tuo nome, quando ti avvicini alle persone che ti hanno guidato nel percorso per diventare sommelier e realizzi che quel giorno tocca proprio a te ricevere il tastevin. Potrà sembrare sciocco eppure la testa si fa leggera, il cuore batte forte e tutto quello che accade attorno diventa un po’ più confuso.
Ogni convivio è sempre un’occasione speciale, un’occasione di festa, un piacevole momento di incontro, ma quando è proprio Quel Convivio, quello della consegna del tuo tastevin, allora acquista una valenza del tutto particolare.
Il Convivio
Il Convivio in Fisar si svolge due volte l’anno, secondo la formula di Convivio d’inverno e Convivio d’estate. E’ un momento di festa, di incontri, di convivialità per l’appunto, così come suggerisce la parola stessa. E’ quel momento in cui ogni socio ha la possibilità di conoscere altri appassionati, scambiare opinioni e degustare piatti insieme ai vini accuratamente scelti e abbinati dal Gruppo eventi dell’Associazione. Ma il Convivio è anche e soprattutto il giorno che coincide con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione e, alla fine del terzo livello, per coloro che hanno superato l’esame, la consegna del tastevin.
Quel Convivio
Questo convivio d’inverno è stato proprio Quel Convivio. Nella magnifica cornice di Villa di Colonnata a Sesto Fiorentino, sotto un cielo limpido e un sole splendente, con una temperatura primaverile, ho ricevuto il mio tastevin. La sensazione è quella del primo traguardo conquistato, della felicità per aver raggiunto un obiettivo sperato. E’ in questo modo che quel giorno si aggiunge senza dubbio ai ricordi più belli. Eppure è importante che questo entusiasmo spinga ogni nuovo sommelier a capire che questo non è che il primo step, il primo passo per entrare in questo mondo perché, come ricorda Lorenzo Sieni (Delegato Fisar per Firenze) nel suo discorso che precede la consegna dei tastevin, non bisogna mai dimenticare che diventare sommelier è soltanto l’inizio di un lungo e affascinante percorso.
L’epilogo felice di una bella giornata
Torno verso casa con la testa che ancora frulla e il sorriso stampato sulle labbra, con in mano un sacchettino di velluto blu e una catenella argentata che si intravede sotto. Sono più che certa che ricorderò questo Convivio come un giorno davvero speciale, così come sono certa che manterrò lo stesso entusiasmo per le nuove strade che in questo mondo vorrò e cercherò di percorrere con l’umiltà di chi sa che ha ancora tanto da imparare e capire.
Approfitto di questa occasione per mandare anche un ringraziamento speciale a tutte le persone che mi sono state vicine e a quelle che mi sono state di ispirazione.
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