20 ottobre 2015

Congresso nazionale FISAR 2015 - Milano

Congresso nazionale FISAR 2015 - Milano

L'avventura di Laura come condidata al consiglio nazionale è iniziata diversi mesi fa, ma con l'avvicinarsi dell'assemblea elettiva è arrivata un po' d'ansia e nervosismo. Abbiamo decisa di accompagnarla a Milano dal venerdì sera. Quale metodo migliore per scaricare la tensione se non una cena tipica in trattoria sui navigli? Tra una forchettata di risotto allo zafferano e una succhiatina di midollo dall'ossobuco, con lo sguardo un po' nervoso, Laura non riusciva a fare a meno di notare tutte le imprecisioni sul servizio del povero sommelier del locale. Il pensiero di dover presentarsi in assemblea e attendere il verdetto la metteva un po' in agitazione, anche se noi eravamo sicure che ce l'avrebbe fatta.

Del resto, avevamo tutti visto come la delegazione di Firenze negli ultimi anni fosse riuscita ad emergere, aumentando significativamente il numero di corsi e attività correlate e sapevamo che il merito era anche suo. Perché, dunque, non provare portare questi successi in scala nazionale?

La mattina all'hotel Marriot sono i iniziati i lavori congressuali, durante la presentazione dei candidati c'erano molti programmi convincenti, espressioni accattivanti, alcune più terre à terre, altre più plateali, tipico di una vera campagna elettorale. Il tutto contribuiva a creare maggior suspense: chi avrebbe fatto più presa su di noi soci?

Sicuramente il pullman di votanti, venuto a Milano (dopo una visita con pranzo ad un'azienda nell'Oltrepò Pavese) con 50 persone dalle delegazioni di Firenze, Prato e Pistoia non aveva nessun dubbio circa la scelta dei candidati.

Le votazioni, poi, sono durate tutto il pomeriggio e sarebbero riprese il giorno dopo, e visto che la tensione comporta una certa fatica, abbiamo accolto con gioia l'ora dell'aperitivo.

Le dame e i cavalieri si erano, nel frattempo, agghindati, mostrando mises degne di un tapis rouge: luccichii di paillettes e fruscii di seta si muovevano compostamente per la bella sala cerimonie del Mariott, sorseggiando discretamente un calice e piluccando svogliatamente un canepé o una mini tartare: la classe des sommeliers (o quasi...).

Durante la cena di gala sono state fatte le premiazioni per il miglior sommelier dell'anno. E' dispiaciuto un po' veder scendere dal podio Livio del
Chiaro ma l'emozione è stata compensata dal fatto che a vincere quest'anno è stata finalmente UNA sommelier: la bravissima Anna Cardin della delegazione di Venezia (complimenti anche a d'Acunto Piero, della delegazione di Roma al secondo posto e a Dal Lago Lisa, della delegazione di Vicenza, al terzo posto).

Sono state anche premiate le delegazioni con il maggior numero di corsi attivi e Lorenzo Sieni, il nostro delegato, ha meritatamente riscosso il premio che ci berremo insieme festeggiando (ah, no... era una stilografica? davvero?).

La serata si è degnamente conclusa nella movida milanese del sabato sera assieme agli altri amici delle delegazioni di tutta Italia. Il giorno mentre tutti hanno parteciparto al programma della giornata organizzato presso l'Expo, abbiamo deciso di goderci la città per conto nostro seppur non con il meteo favorevole.

Abbiamo dovuto attendere l'alba del lunedì per i risultati elettorali definitivi e quindi per fare i complimenti alla neo-eletta al consiglio nazionale FISAR, Laura Maggi! Complimenti, siamo fieri di averti sostenuto.

Nadia Padrin
Nadia Padrin

Wine trotter, ama scoprire il mondo e i suoi vini e pur di riuscire a comunicarli si è imparata qualche lingua straniera. Le altre le inventa.

facebook.com/nadiamadagascar

Leggi anche:

Vitigni rari di Toscana: una storia ancora tutta da scrivere
28 giugno 2022
Vitigni rari di Toscana: una storia ancora tutta da scrivere
La Toscana custodisce un tesoro di vitigni autoctoni antichi e rari, vitigni meno conosciuti e coltivati spesso legati a piccole zone vinicole
Moscato d’Asti: la dolce favola delle feste
23 dicembre 2024
Moscato d’Asti: la dolce favola delle feste
C’era una volta, nelle colline incantate del Piemonte, un vino speciale che sapeva parlare al cuore delle persone. Con il suo profumo avvolgente e il suo sapore inconfondibile, il Moscato d’Asti divenne presto un simbolo di gioia e convivialità.
Al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere
5 gennaio 2025
Al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere
Il matrimonio cacio-pere anche se considerato azzardato è uno dei migliori riusciti in ambito gastronomico. I nobili lo sapevano bene, ritenevano di avere palato raffinato e stomaco diverso dai plebei. Il loro non era un semplice “sfamarsi” ma soddisfare un piacere, cosa impossibile ai “villani”, sempre a combattere per mettere insieme il pranzo con la cena.
Il Brunch e la patata: vita burrascosa di un tubero
3 novembre 2024
Il Brunch e la patata: vita burrascosa di un tubero
Sconosciuta fino alla scoperta dell’America, la sua diffusione è stata fortemente osteggiata e ricca di ostacoli.... fino ai giorni nostri!
Installa la nostra WebApp per avere tutto il mondo Fisar sempre a portata di mano!
AnnullaInstalla
share